Ci sono delle operazioni che devi assolutamente fare prima di partire per il mare, la montagna o in generale per le vacanze. Oltre alla pressione delle gomme, è necessario monitorare anche i freni. Si tratta di una cosa molto importante per mettere in sicurezza non solo la tua vita, ma anche quella dei cari e degli altri automobilisti. In questo articolo, quindi, ti spieghiamo quando controllare i freni della tua auto.
I freni dell’auto a tamburo e a disco
I sistemi frenanti possono essere a tamburo o a disco. Nel primo caso sono basati su una componente cilindrica che rotea e che si chiama appunto tamburo. La rotazione di quest’ultimo è bloccata dalle ganasce presenti ai lati. L’alternativa è rappresentata da un disco che viene frenato da pinzette che reggono le pastiglie.
Sia dal punto di vista tecnico sia da quello dell’esperienza di guida, le differenze non sono ravvisabili. In entrambi i casi la pressione esercitata sul pedale viene trasferita, tramite il liquido dei freni, alle ganasce o ai dischi che inducono l’arresto della vettura. Per rispondere alla tua domanda: “quando controllare i freni”? Periodicamente. E soprattutto prima di un lungo viaggio.
Controllo dell’usura dei freni
Il controllo periodico dei freni rientra quindi nella to do list da fare. Anche se non devi partire, è importante:
le pastiglie anteriori dei freni dovrebbero, anzi, devono essere controllate ogni 10000 km e devono essere cambiate dopo 40000 km.
i dischi devono essere cambiati dopo 80.000 km, oppure dopo il secondo cambio delle pastiglie
i freni a tamburo posteriori hanno una usura stimata tra gli 80.000 km e i 140.000 km. Raggiunta questa soglia diventa obbligatorio sostituirli. Per quanto riguarda, invece, le ganasce, il cambio deve avvenire dopo i 30.000 km.
Non bisogna trascurare il liquido dei freni. Se il livello è insufficiente, i pericoli aumentano in maniera esponenziale, perché l’auto potrebbe non frenare. Solitamente l’abbassamento del liquido dei freni può essere dovuta a perdite causate dall’eccessivo consumo delle pastiglie.
Se avverti anomalie come rumori, vibrazioni oppure l’accensione della spia del “freno a mano”, devi recarti in officina. Quale? Beh, la nostra.
Le giornate si sono allungate da un pezzo e l’afa in città regna sovrana. Allora è proprio il caso di prendere l’auto e partire per un week-end al mare. Tuttavia, per non guastarti la mini vacanza e viaggiare in sicurezza, dovresti sempre controllare la pressione degli pneumatici in estate. Vediamo insieme come fare.
Cosa succede agli pneumatici in estate
Da giugno ai primi di settembre il rapporto con l’auto cambia, In inverno l’utilizzo dell’auto è limitato nella stragrande maggioranza dei casi al tragitto casa-lavoro-casa. Con il bel tempo cambia tutto: ci si mette al volante anche per diletto e per affrontare un viaggio più lungo verso mare, montagne e città d’arte. Quindi, il chilometraggio aumenta, il carico dei bagagli si fa sentire e la temperatura dell’asfalto sale a livelli esponenziali. Questi 3 fattori incidono pesantemente sull’usura delle gomme.
Pertanto è assolutamente fondamentale controllare la pressione degli pneumatici in estate. Farlo periodicamente o prima di un viaggio lungo è un dovere per non mettere in pericolo te e i tuoi cari. Anche perché durante la bella stagione la gomma tende già di suo a sgonfiarsi e la stessa pressione può calare regolarmente di 0,2 bar. É un bel problema, perché la misura corretta è stimata in 2-2,5 bar.
Controllare la pressione delle gomme estive in Officina
Puoi decide di controllare manualmente la pressione degli pneumatici estivi, oppure affidarti a una officina. Nel primo caso devi prendere o acquistare un manometro se non lo hai. Prima di utilizzarlo, devi ricordarti una cosa fondamentale: la gomma anteriore richiede una pressione leggermente maggiore perché deve supportare il peso del motore. Ok, ora puoi fare queste operazioni:
svita il tappo della valvola
inserisci il manometro nella valvola
controlla dove si ferma la lancetta. Quella è la pressione attuale
a questo punto schiaccia la maniglia manuale del manometro per gonfiare le gomme
una volta raggiunta la pressione ideale, ripeti l’operazione per l’altro pneumatico. Ricordati che le gomme collocate sullo stesso asse devono obbligatoriamente la stessa pressione
Piccolo suggerimento: conviene sempre effettuare la misurazione della pressione con pneumatici freddi o dopo aver percorso al massimo 2 km. Anche perché dopo un lungo viaggio o nel traffico, le gomme si surriscaldano e i dati possono essere alterati.
Se invece non hai voglia di fare questa operazione, potresti controllare la pressione delle gomme nell’officina di Spiezia Tyres. Si occuperà di tutto il team di meccanici. E non è tutto, potrai anche approfittarne per chiedere un check-up completo alla tua auto. Insomma, passa a trovarci e mettiti comodo a sorseggiare il caffè che ti offriremo mentre siamo a lavoro per la tua vettura. Te la restituiremo in pochissimo tempo così potrai partire in sicurezza per un fantastico week end al mare.
La stagione fredda è arrivata. Le temperature si abbassano e l’asfalto si ghiaccia. Guidare d’inverno può essere problematico se non pericoloso. Per questo motivo è importante montare le gomme giuste. In questa piccola guida ti mostriamo tutto quello che devi assolutamente sapere sugli pneumatici invernali.
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Come riconoscere le gomme invernali
I pneumatici invernali presentano un materiale speciale che consente di affrontare anche le temperature meno clementi. In particolare sono rivestiti di una speciale mescola più dura che non si deforma o perde attrito sull’asfalto ghiacciato. Il battistrada presenta, poi, un design caratterizzato da scolpiture e lamelle che aderiscono perfettamente sulla carreggiata, anche se questa presenta fogliame oppure è innevata. Se vedi il simbolo M+S /Mud & Snow) allora sei certo che hai montato i pneumatici invernali.
Per tirare le somme possiamo riassumere così i vantaggi delle gomme invernali.
maggiore sicurezza e maneggevolezza in condizioni estreme, proprio grazie alla loro conformazione strutturale
ridotta abrasione del battistrada in virtù della resistenza del materiale
risparmio economico perché la minore resistenza al rotolamento diminuisce gli sforzi del motore e assicura un chilometraggio più elevato
Quando vanno montati i pneumatici invernali
A regolare c’è una normativa specifica del codice della strada italiano che risale al 2010. L’obbligo di montaggio delle gomme scatta a partire dal 15 novembre e vale fino al 15 aprile. Dopo questa ultima data puoi tornare alle gomme estive, anche se non c’è l’obbligo, mentre l’alternativa al pneumatico nel periodo invernale è rappresentato dalle catene. C’è però da considerare che in alcune zone montane o d’alta quota ci sono delle deroghe particolari che anticipano e prolungano il periodo.
Le sanzioni per chi circola senza pneumatici invernali sono pesanti e variano a seconda della strada su cui si commette l’infrazione. Se invece il conducente monta gomme con codice inferiori rispetto a quelle indicate sul libretto dell’auto scatta una multa ancora più salata che può comportare anche il ritiro dello stesso libretto di circolazione.
Come guidare con pneumatici invernali
Se hai da poco montato le nuove gomme invernali devi però prendere qualche piccola precauzione. In particolare prima che aderiscano perfettamente al cerchione deve passare un po’ di tempo. Questo perché la “pasta” deve asciugarsi al 100%. Pertanto è importante evitare per i primi 300 km di stressare troppo il pneumatico invernale: quindi non fare sgasate, mantieni una velocità regolare, non accelerare e frenare bruscamente e non impegnare le curve con una guida troppo sportiva. Il rischio è che il cerchione si deteriori e debba essere riequilibrato.
Un’altra cosa a cui devi prestare attenzione è la pressione di gonfiaggio. Se è bassa potresti perdere aderenza e il controllo dell’auto in curva. Al tempo stesso anche se è troppo alta puoi danneggiare i pneumatici invernali centralmente e pregiudicare la sicurezza della guida.
Come riconoscere i pneumatici di qualità
Se stai cercando un criterio per capire se hai acquistato pneumatici invernali o 4 stagione di qualità devi guardare…il fiocco. No, non è uno scherzo, ma se vedi il disegno di una montagna a 3 cime che ospita al suo interno un fiocco di neve allora sei sicuro che rispetta lo standard qualitativo a norma di legge.
Se vuoi essere ancora più preciso, è importante che il battistrada del pneumatico invernale mostri una profondità di almeno 4 mm. Non è scritto sul codice della strada, ma si tratta di un accorgimento importante per evitare slittamenti e la perdita di controllo del veicolo. Del resto guidare in sicurezza è importante sia in inverno sia in estate per non mettere a rischio te stesso, i tuoi cari e chi incrocerai sulla carreggiata.
L’estate è già arrivata, le temperature sono bollenti e non fai altro che pensare alle vacanze ormai prossime? Dai, non sei l’unico. Come te ci sono tanti altri automobilisti pronti a ingranare la quinta. Prima di partire per il viaggio devi, però, assolutamente controllare la tua auto. Sì, ma cosa in particolare? Beh, ci pensiamo noi a darti qualche piccolo consiglio per non rovinarti la villeggiatura.
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1. Controlla gli pneumatici
Usura, disallineamento, la macchina che tende troppo a destra o a sinistra anche in rettilineo. Dalle gomme derivano tanti di quei problemi che affliggono il guidatore. Si tratta di problemi che rendono fastidiosa la guida e mettono a repentaglio la sicurezza tua e dei tuoi cari. Come risolverli? Semplice, fare un salto dal gommista per:
Controllare la pressione degli pneumatici, sia per diminuire il consumo del carburante, sia per avere performance migliori della gomma che resisterà meglio anche alle temperature estive più asfissianti.
Misurare lo spessore del battistrada: la legge stabilisce che sia di almeno 1,6 mm per abbassare il rischio di incidente/foratura. Ovviamente il codice indica una soglia minima, lo spessore può essere quindi superiore ai canonici 1,6 mm per la tua auto.
Check up convergenza e equilibratura degli pneumatici. Questo è un punto fondamentale per la tua sicurezza. Gli interventi di convergenza ed equilibratura non richiedono costi alti o dispendio di tempo. Perché rischiare inutilmente? Ad ogni modo, sappi che è importante fare questi interventi non solo se sei in partenza per le vacanze, ma anche per circolare in città.
E dai anche anche un’occhiata al ruotino di scorta. Per non farti trovare impreparato in caso di emergenza.
2. Controlla i freni
Certo, non bisogna superare i limiti di velocità ed è fondamentale guidare con prudenza senza distrarsi mai. Ma tutti questi consigli da soli non bastano. Infatti tra le cose più importanti da controllare prima di partire per un viaggio ci sono i freni. Di norma dovresti fare un check-up ogni 6000 km, ma se hai notato che lo spazio di frenata sembra aumentare e addirittura peggiorare durante la pioggia, è il caso di far dare un’occhiata ai dischi e alle pasticche dei freni della tua auto.
3. Controlla acqua, olio e filtri aria condizionata
Quando scade il tagliando dell’olio? Quando hai sostituito i filtri dell’aria condizionata? Quando hai aggiunto l’ultima volta un po’ di liquido per il servosterzo? Non vorrai mica avere qualche spiacevole sorpresa proprio in vacanza? Allora, c’è una cosa che devi assolutamente fare: verificare il livello dell’olio immediatamente. Anche perché se il liquido è insufficiente, il motore della tua auto può farne le spese. Non ci avevi pensato? Beh, ora lo sai.
Ah, e non dimenticarti di controllare anche il livello del liquido di raffreddamento per l’aria condizionata e del liquido per il servosterzo. Perché? Beh, perché rischi di rompere l’impianto per l’aria condizionata e ripararlo non costa poco. Infine, senza liquido, il servosterzo è come non averlo :infatti avrai l’impressione che l’auto non riesca a girare. Chiaro no?
4. Controlla il radiatore
Non sei l’unico a non sopportare il caldo infernale. Anche il motore della tua auto lo soffre. Le alte temperature della bella stagione, infatti, possono causare delle perdite di liquido dal radiatore. Se dopo aver parcheggiato l’auto, hai notato una scia di colore arancione, verde o giallo, allora la diagnosi è semplice: il radiatore perde liquidi. Pertanto, non devi assolutamente metterti in viaggio, ma far riparare subito il guasto. Altrimenti puoi dire addio al motore. E anche alla tua vacanza.
5. Controlla e pulisci il parabrezza
Una guida bella e confortevole necessita anche di una visuale eccellente. Se il tuo parabrezza è sporco, è scheggiato o presenta addirittura piccole crepe non sarà mai piacevole mettersi alla guida. Per non parlare del sottofondo fastidioso delle setole che strusciano sul vetro. Mmm. no. Decisamente no. Meglio dare una sistemata anche a parabrezza e tergicristalli, vero?
6. Controlla se fari e luci di posizione funzionano
Le vacanze sono belle perché ti puoi rilassare e puoi fare tardi senza l’assillo del lavoro il giorno dopo. Quindi perché non concederti una escursione serale a qualche km di distanza dal luogo in cui pernotti per provare quel bel ristorantino consigliato da Trip Advisor? Attento, però. Se i fari sono fulminati e le luci di posizione non funzionano, rischi di rovinarti la cena, mettere in pericolo te stesso e chi ti sta accanto. Oltre a beccarti una multa salata. Perciò, prima di partire un bel check-up alle luci della tua auto è cosa buona giusta.
7. Controlla i documenti prima di partire
Fin qui ti abbiamo dato alcuni consigli tecnici da rispettare prima di partire per le vacanze. L’ultimo riguarda un aspetto più burocratico: i documenti dell’auto da portare con te sono in regola? Per fugare ogni dubbio, dai un’occhiata a questa check-list e poi verifica.
quando scade la tua assicurazione?
quando scade la tua revisione dell’auto?
Devi rinnovare la patente?
Il libretto di circolazione è nell’auto?
Il certificato di assicurazione è in auto, anche se non lo devi esporre?
Annotato tutto? Bene, ora sai qual è la lista delle cose da fare prima di partire con l’auto per la vacanza. Non sai ancora da chi andare per avere un check-up completo? Non c’è problema: puoi venire da Spiezia Tyres, ti forniremo tutti i servizi necessari per sistemare la tua vettura e lasciarti partire senza stress e preoccupazioni.
C’è un’ultima importante novità per Spiezia Tyres. A partire da quest’anno, siamo diventati distributori esclusivi delle Gomme Compasal in Italia. E non è finita qui. Spiezia Tyres ha acquisito anche l’esclusiva per la distribuzione degli pneumatici Malhotra su tutta l’Italia centro-meridionale. Si tratta di un grande traguardo per la crescita dell’intera azienda.
Pneumatici Compasal
Compasal è il marchio di gomme, proveniente dalla Cina, giovane ma già molto apprezzato sia sul mercato italiano sia su quello internazionale. L’azienda produce pneumatici radiali per auto, Suv e autocarri e soddisfa tutti gli standard di qualità richiesti nel settore dell’automotive, quali:
DOT
ECE
E-MARK
New label
SONCAP
GCC
INMETRO
CCC
Smartway
ISO9001 – ISO/TS16949
Le gomme Compasal sono quindi un prodotto di eccellente fattura, sono realizzato con tecnologie di primo ordine e possono vantare anche un ottimo rapporto qualità- prezzo. Se sei interessato a conoscere di più il marchio o sei già intenzionato ad acquistarle per la tua auto, moto o per qualsiasi altro mezzo, puoi contattarci, dal momento che, come abbiamo detto in precedenza, Spiezia Tyres è il distributore esclusivo degli pneumatici Compasal in tutta Italia.
Gomme Malhotra per macchine agricole
Malhotra è un brand di gomme per trattori nato nel 1954 in India. Anche se ha cambiato nome e oggi si chiama MRL Tyres, resta comunque una delle aziende leader nel settore degli pneumatici per macchine agricole, industriali e Suv, oltre che veicoli commerciali leggeri. Malhotra vanta infatti una una gamma di prodotti molto vasta che sono venduti in oltre 90 paesi.
Tra questi 90 paesi c’è anche l’Italia e Spiezia Tyres è il distributore esclusivo delle gomme Malhotra in tutto il Centro-Sud. Se sei interessato ad acquistare gli pneumatici Malhotra per il tuo trattore o per il tuo veicolo industriale, puoi contattarci qui.
Qualche volta ti sarà capitato di sentire delle fastidiose vibrazioni mentre eri alla guida. E ti sei chiesto cosa provocasse quel rumore così molesto. Bene, probabilmente ciò nasce dal fatto che gli oggetti rotanti (ruote e albero rotore) non sono più in rapporto simmetrico. Ecco, questo sbilanciamento causa vibrazioni ogni volta che acceleri. Come risolvere il problema? C’è solo una cosa da fare, l’equilibratura dellegomme
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Equilibratura pneumatici: perché si perde?
Gli interventi meccanici di riequilibro delle gomme sono fondamentali sia per la tua sicurezza sia per assicurare una guida confortevole, priva di stress, ripristinando l’armonia tra ruota e cerchione. Infatti, quando hai acquistato il problema non c’era, ma col passare del tempo e dei chilometri percorsi, hai notato che gli assi rotanti hanno cominciato a fare i capricci e ad essere sbilanciati. Come mai? Beh le principali cause della perdita di equilibratura sono diverse, per esempio:
Normale usura dello pneumatico. Nulla di strano, è normale che sia così, dal momento che non sempre il peso della vettura cade si distribuisce in maniera uniforme sul battistrada della gomma. che comincerà a deformarsi
Comportamento scorretto di chi guida. Talvolta per le fretta hai parcheggiato di lato con due gomme sul marciapiede. Ecco questo è un problema per l’equilibratura gomme.
Urti frequenti e abbastanza violenti con il marciapiede. Eh sì, un vero flagello quando guidi in città e sei alla ricerca di un buco per lasciare in sosta a tua vettura.
Differenza tra equilibratura e convergenza
Spesso capita di confondersi tra equilibratura e convergenza. In realtà sono due interventi meccanici diversi. Ecco un breve elenco per chiarire meglio la questione:
A cosa serve la convergenza?
La convergenza corregge gli angoli divergenti delle ruote. Questa operazione e diventa necessaria se hai notato che in rettilineo la vettura tende a destra o a sinistra, nonostante lo sterzo sia perfettamente dritto. L’operazione
A cosa serve l’equilibratura degli pneumatici?
L’equilibratura delle gomme invece consiste nel riequilibrare l’asse di rotazione dello pneumatico con il mozzo dell’auto. Serve, quindi, a garantire una maggiore omogeneità della rotazione e della velocità della gomma stessa. Tutto questo avviene mediante l’apposizione di pesi e contrappesi che armonizzano e bilanciano il rapporto con il cerchione.
Costa di più la convergenza o l’equilibratura gomme
La convergenza è un’operazione più complessa che prevede l’utilizzo di strumenti altamente tecnologi 3D o a raggi laser che rilevano automaticamente e con precisione scientifica gli angoli della ruota. E per questo motivo costa un pochino di più, anche se si tratta di un costo relativamente basso tra i 15 e i 30 euro. L’equilibratura è un intervento più semplice e si esegue ogni volta che cambi pneumatici ed è pertanto inclusa nel costo di montaggio e smontaggio delle gomme. In entrambi i casi, però è sempre opportuno rivolgersi a un gommista professionista.
Semplice, ma anche fondamentale: il processo di bilanciamento degli pneumatici nei mezzi di trasporto comporta diversi vantaggi economici e in termini di sicurezza. Ecco quali sono:
Ridurre gli stress del motore: le vibrazioni si ripercuotono anche sulle parti rotatorie e ne aumentano il carico di lavoro
Ridurre il rumore: per dire basta a quel fastidioso rumore che senti ogni volta che acceleri
Aumentare il confort: guidare è bello. Farlo senza rumori è ancora meglio. Insomma, l’ideale per vivere i momenti al volante con piacere e confort.
Migliorare l’efficienza dell’auto: senza vibrazioni potrai ammirare una vettura simile ad un orologio: fluida, lineare e con tutte le parti che lavorano senza intoppi.
Quando devi fare l’equilibratura delle ruote?
Ogni volta che acquisti gli pneumatici, o sostituisci uno vecchio con uno più nuovo è importante chiedere al tuo gommista di fiducia di effettuare anche l’equilibratura, proprio in virtù del fatto che ogni gomma e cerchione ha un rapporto di bilanciamento variabile. Di norma è bene richiedere l’equilibratura delle gomme ogni 7500- 10000 km percorsi. E se non lo sapevi ancora, se passi in officina da noi potrai richiedere gratuitamente questa operazione e scoprire tanti altri vantaggi.
Ci sono parole complesse che utilizziamo tutti i giorni, ma che a volte non sono immediatamente decifrabili o traducibili in italiano. Sono voci che arricchiscono il vocabolario e che trasferiscono l’esperienza di guida nel parlato di tutto il giorno. Conoscerne il significato è importante non solo per una questione di cultura generale, ma anche per la sicurezza di chi guida. Un esempio? La parola aquaplaning.
Che cosa significa aquaplaning?
Probabilmente te ne ricorderai perché era presente nei quiz della patente. Do you remember il segnale con le onde del mare? Ecco, sì, quello che spesso ha fatto cadere gli esaminandi. Ma al di là della crocetta sbagliata, il fenomeno dell’aquaplaning può essere molto pericoloso e pertanto è bene conoscerlo, soprattutto perché può essere pericoloso, soprattutto se non si rispettano alcune norme di sicurezza.
La parola aquaplaning deriva dal verbo inglese “to aquaplane”, cioè andare sull’acquaplano. Infatti, la definizione di aquaplaning è questa: è lo slittamento degli pneumatici di una auto quando procede a grande velocità su una strada molto bagnata. In pratica si ha quella stessa sensazione di galleggiare su un acquaplano più che guidare una vettura
Pertanto una ingente quantità di acqua piovana ricopre il manto stradale e impedisce di avere il contatto tra la ruota e la superficie stradale. Il risultato finale? L’auto non rallenta, né può cambiare direzione, perché conserva le condizioni iniziali con le quali aveva approcciato la pozzanghera.
Le cause dell’aquaplaning
Non sempre l’aquaplaning è totale. Per esempio se coinvolge solo alcuni dei 4 pneumatici si parla di aquaplaning parziale. Tuttavia, anche in questo caso, è bene prestare la massima attenzione perché può provocare problemi di sovrasterzo e sottosterzo quando si imbocca una curva. Ma adesso ti mostriamo quali sono le cause dell’aquaplaning in un breve schema
La velocità è una causa dell’aquaplaning?
Assolutamente sì. L’ingresso ad alta velocità del veicolo nella pozzanghera causa lo slittamento sull’acqua degli pneumatici
Quanto incide il volume dello strato d’acqua depositato sul manto stradale? C’è una misura?
Il volume è variabile. Non c’è una dimensione precisa. Anche perché sussistono altri parametri da considerare, quali il rapporto tra massa e superficie. Pertanto se due auto diverse montano entrambe gomme sgonfie, il veicolo più leggero rischia più facilmente di incorrere nel fenomeno di aquaplaning. E occhio anche alle sospensioni
L’usura e la scarsa pressione degli pneumatici causano l’aquaplaning
Sì, senza dubbio. In particolare se la tua auto cammina su gomme sgonfie e consumate, rischi di scivolare sull’acqua anche se guidi a una velocità inferiore a quella considerata a rischio.
Quali sono i rimedi per l’aquaplaning?
Fortunatamente esistono dei consigli per ovviare a questo problema e per guidare in tutta sicurezza. Alcuni riguardano in prima persona te che sei in auto, altri invece no. Nel dettaglio i rimedi per l’aquaplaning sono:
Ricordati che non devi dimostrare di essere un mago della pioggia come in Formula 1. Sotto il diluvio o pioggia torrenziale riduci la velocità. Modera la velocità anche se le condizioni atmosferiche sono migliorate. L’asfalto non si asciuga subito
Un manto drenante evita di creare pozzanghere sulla carreggiata. Sì, questa è responsabilità di chi costruisce e gestisce gli assi viari. Tu, però, ricordati di dare un’occhiata al punto 1 e al punto 3 di questo elenco
Controlla sempre l’usura delle tue gomme, monta pneumatici adeguati, ovvero quelli con battistrada progettati proprio per comprimere il volume dell’acqua tra la ruota e l’asfalto. Se non sai quale scegliere, puoi dare un’occhiata al link qui sotto. Oppure contattarci per ricevere un’adeguata assistenza all’acquisto.
Strade non asfaltate, buche, marciapiedi e cordoli. Sì, sono un vero e proprio incubo per te che guidi. Ma al di là del fastidio e della rabbia per l’urto, possono diventare un vero e proprio problema per la convergenza delle ruote della tua auto e in definitiva per la tua sicurezza. Per questo motivo è molto importante ripristinare subito la corretta convergenza delle gomme se hanno subito un’alterazione. Ma prima di addentrarci nell’argomento, facciamo un piccolo passo indietro per capire meglio questa operazione.
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Che cos’è la convergenza delle ruote
Quando hai acquistato la tua auto la convergenza era perfetta. Ciò significa che ogni vettura prodotta nel mondo ha un suo chiaro e preciso assetto geometrico volto a garantire che le ruote in asse siano tendenzialmente parallele tra loro. Per semplificare: una convergenza perfetta prevede che la parte anteriore delle ruote siano inclinate verso l’interno dalla vettura (toe in). Al contrario, se le ruote risultano inclinate verso l’esterno la convergenza è negativa (toe out) e bisogna intervenire,
Ovviamente non è facile notarlo a occhio nudo. Anzi, a prima vista ti sembrerà che le gomme siano assolutamente parallele, proprio come quando hai ritirato la tua auto in concessionaria. Tuttavia, puoi sempre accorgerti che qualcosa non va. Come? Ascoltando la tua auto. Però di questo ne parliamo più giù.
A cosa serve la convergenza delle ruote?
Quando acquisti la tua auto è perfetta, ma l’utilizzo quotidiano, tra brusche frenate nel traffico e improvvise accelerazioni, finisce spesso per usurare le gomme della vettura e a rendere più complicata la guida. Insomma, una bella gatta da pelare, oltre che un gran fastidio. Per questo motivo, è fondamentale intervenire per impedire per risolvere il problema. Come? Regolando la convergenza delle ruote che serve per:
uniformare l’usura degli pneumatici anteriori e posteriori
garantire un’ottima aderenza dell’auto in curva
stabilizzare la direzionalità rettilinea
affidarti un maggiore controllo sul veicolo.
assicurarti un’esperienza di guida piacevole, confortevole e soprattutto sicura.
Questo intervento richiede strumenti e competenze specifici. Anche perché si calcola al millimetro e con attrezzi professionali estremamente precisi. Pertanto, non puoi effettuare la convergenza delle ruote da te, ma devi rivolgerti a un personale tecnico affidabile. Se stai cercando qualcuno per risolvere questo problema, beh puoi contattare il nostro team.
Cause perdita convergenza ruote
Non c’è una causa singola, anzi sono molteplici i fattori che danneggiano la corretta inclinazione degli pneumatici posteriori e anteriori. Fortunatamente ci sono alcune spie che possono avvertirti che qualcosa non va. Ecco una breve lista di suggerimenti che ti diranno quando fare la convergenza delle ruote
1. Come faccio ad accorgermi che ho un problema con la convergenza dell’auto?
Se stai guidando su una strada rettilinea e il volante non è allineato ma tende a inclinare verso destra e sinistra.
2. No autoallineamento
Se ti sei accorto che dopo una sterzata l’autoallineamento del volante è praticamente inesistente o insufficiente.
3. Intensità diversa tra lo sterzo a destra e sinistra
Se ti sei accorto che quando giri lo sterzo a destra o a sinistra l’intensità è differente
4. Lo sterzo tira da una sola parte
Se in rettilineo hai notato che su una strada rettilinea lo sterzo tende a tirare solo a destra o a sinistra. Occhio però perché in questo caso può dipendere anche da altre anomalie come incidenza o campanatura fuori norma o difetto degli pneumatici,
5.Creste e spigoli sugli pneumatici
Anche l’usura delle gomme costituisce una delle spie del problema. Puoi verificare lo stato degli pneumatici passando con una mano sul battistrada delle pneumatico. Se ti sembra di tastare creste sugli spigoli longitudinali dei tasselli è necessario intervenire subito con una operazione di convergenza.
Il Costo della convergenza gomme
Probabilmente ti stai chiedendo quanto costa la convergenza delle ruote per la tua auto. Anche se si tratta di una operazione meccanica fondamentale per la salute della vettura e la sicurezza di te che guidi, il prezzo della convergenza delle ruote è variabile, ma non è alto. Se hai bisogno di dare una sistemata alle tue gomme puoi venire a trovarci in sede e affidare il veicolo al team di Spiezia Tyres che si occuperà di:
monitorare le ruote, rilevando le misure geometriche che caratterizzano i quattro pneumatici:
effettuare una diagnosi di eventuali deformazioni di alcune componenti meccaniche della parte del sottoscocca, come i braccetti dello sterzo, i bracci oscillanti, gli ammortizzatori o il telaio della vettura.
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